31/07/2025
Il sindacato dei pensionati rilancia la contrattazione sociale come strumento per negoziare e garantire servizi e diritti nelle aree interne
«Il recente allarme lanciato dal sindacato bancari della Cisl sul fenomeno della desertificazione bancaria mette in luce un tema che, come sindacato dei pensionati, denunciamo da tempo: la progressiva scomparsa dei servizi di prossimità nelle aree interne colpisce in modo diretto e sproporzionato la popolazione anziana, col risultato che si impoverisce il territorio e aumentano le disuguaglianze sociali». Lo afferma il segretario generale della Fnp Cisl Basilicata Giuseppe Amatulli. «I dati sono chiari: oltre il 60 per cento dei comuni lucani ha perso almeno uno sportello bancario dal 2018, con numerosi centri oggi completamente privi di filiali o ATM. Per i pensionati, molti dei quali non hanno dimestichezza con le tecnologie digitali o un accesso stabile a internet, questa situazione rappresenta una barriera concreta all’autonomia, alla gestione del proprio reddito e al soddisfacimento delle più elementari esigenze della vita quotidiana», denuncia Amatulli.
Secondo il segretario della Fnp Cisl «la trasformazione digitale in corso, pur inarrestabile, non può procedere senza che siano garantite adeguate tutele alle fasce sociali più vulnerabili e più esposte al cosiddetto digital divide, sia attraverso misure di alfabetizzazione digitale, sia creando alternative accessibili ai servizi digitali. La chiusura degli sportelli non è solo una questione tecnica: è un tema di cittadinanza, equità territoriale e coesione sociale. Per gli anziani, soprattutto quelli residenti in piccoli comuni e frazioni isolate, ogni servizio che scompare è un pezzo di autonomia che viene compromesso, con ricadute che si riverberano sulla qualità della vita dei piccoli centri».
«Come sindacato dei pensionati – rivendica Amatulli – chiediamo che la lotta alla desertificazione dei servizi diventi parte centrale di un rinnovato impegno nella contrattazione sociale territoriale, perché solo attraverso il dialogo strutturato con gli enti locali, le aziende di credito e le istituzioni regionali è possibile costruire risposte concrete e sostenibili: presìdi mobili, convenzioni con uffici postali, alfabetizzazione digitale assistita, sportelli condivisi tra più comuni. Serve una strategia regionale di riequilibrio dei servizi che coinvolga anche sanità, trasporti, assistenza sociale. Solo così potremo evitare che la modernizzazione si trasformi in marginalizzazione, specialmente per chi ha più bisogno di protezione. È il momento di rilanciare la contrattazione sociale come strumento di equità territoriale, facendo dei pensionati non destinatari passivi, ma protagonisti delle scelte che riguardano il futuro delle nostre comunità», conclude il segretario generale della Fnp Cisl Basilicata.